Chiusi i centri di detenzione in Libia. L’amicizia Italia-Libia ad una nuova svolta?

di Emanuele Benvenuti

Il governo libico ha aperto e rilasciato tutti i migranti detenuti nei centri di detenzione. E’ la notizia giunta ieri all’Ansa e comunicata da Hafed Gaddur, ambasciatore della Grande Jamaria Araba di Libia a Roma: “non ci sono più in Libia centri di accoglienza per immigrati, e tutti coloro che vi erano ospitati sono liberi, avranno documenti temporanei di riconoscimento e potranno reinserirsi nel tessuto sociale, trovando lavoro e alloggio”.

I primi segnali arrivarono il 14 luglio, quando il direttore dello IOM di Tripoli, Laurence Hart, dichiarò intervenendo ad un dibattito sul caso degli eritrei nella Commissione Libertà Pubbliche del Parlamento europeo: «Ho appreso poco fa che il ministro degli interni libico ha emesso un ordine per la liberazione di tutte le persone detenute, che sono circa 3 mila, nei 18 Cpt presenti in Libia».

Siamo alle porte di una nuova stagione di sbarchi e di traversate della disperazione?

“Fortezza Europa?”

A 20 anni dalla nascita del CIR – Consiglio Italiano dei Rifugiati – vogliamo interrogarci su com’è cambiato lo scenario nazionale sull’accoglienza ai rifugiati approfondendo nel dettaglio quali sono gli accordi sviluppati con la Libia in tema di immigrazione e salvaguardia dei rifugiati.

Trento,

Sala dell’Aurora

Palazzo Trentini

31 Maggio 2010 – ore 17:00

20° anniversario del CIR - Consiglio Italiano Protezione Rifugiati